AGGIORNAMENTO: LA TARIFFA NAZIONALE PER LA VENDITA AL PUBBLICO DEI MEDICINALI
Ormai i comunicati hanno già ampiamente diffuso l’esito della riunione del tavolo sulla galenica (che aveva nei mesi scorsi affrontato con il Ministero della salute la problematica sorta a seguito dell’emanazione del D.M. 22.12.2016 ottenendo un buon risultato di compromesso).
Io ho partecipato lo scorso 14 giugno come presidente dell’Associazione Scientifica Farmacisti Italiani (ASFI) e, al momento, mi sento soddisfatto perché, al di là del prezzo della cannabis infiorescenze che comunque in futuro potrà essere rivisto in aumento rispetto ai 9 euro al grammo vigenti dal 18 giugno, perché il clima mi è sembrato decisamente cambiato con affermazioni sull’importanza del servizio capillare svolto dalle farmacie. Sarebbe però stato “tecnicamente” impossibile annullare o modificare il decreto immediatamente. Sempre a mio avviso però tale prezzo potrà subire una modifica in seguito alla revisione globale della Tariffa Nazionale per la vendita al pubblico dei medicinali (di cui all’art. 125 del TULS) secondo criteri da determinare. Chiedo anche ai più pessimisti di attendere ancora un po’ prima di dire “tanto non cambierà nulla” perché con questo spirito non si può che andare da nessuna parte.
Il Ministero della salute infatti, per bocca del Capo di Gabinetto del Ministro Lorenzin Consigliere Chiné, ha infatti assicurato i presenti alla riunione dell’intenzione in tempi brevi (abbiamo chiesto che avvenga prima della pausa estiva) della costituzione di una commissione ad hoc per la revisione dell’intera tariffa nazionale. Di tale commissione dovranno fare parte i rappresentati di tutte le sigle che erano presenti tra le quali ASFI.
Io credo che questa sia la vera notizia importante. L’attuale tariffa risale al 18 agosto 1993 e, come prevede il TULS all’art. 125, doveva essere aggiornata “almeno” ogni due anni. Quindi al più tardi entro il 17 agosto 1995. Ventidue anni di ritardo però senza un’azione decisa da parte della categoria è quantomeno cosa strana. Forse per non “stuzzicare” il Ministero? Forse per non dare troppo impulso alla galenica, così da livellare sempre più verso il basso costituito dalle farmacie che di galenica non vogliono occuparsi? Sono solo due mie supposizioni ma, come sapete, a pensar male si farà anche peccato ma solitamente ci si prende.
Torniamo però alle cose positive. La tariffa si aggiornerà. Ci vorranno alcuni mesi e ASFI si impegna a cercare che il tempo necessario sia ridotto al minimo. Non basterà aggiornare il prezzo della vaselina o del bicarbonato e, magari, pure quello della cannabis, ma si dovrà trovare un criterio che parta della determinazione di un prezzo medio delle materie prime anche tenuto conto che, già da vari anni, le sostanze debbono arrivare in farmacia confezionate dal produttore stesso, anche nel caso che il fornitore sia un riconfezionatore tenuto ad operare in GMP ed in possesso di apposita autorizzazione ministeriale al pari di un produttore. Anche questa circostanza (assolutamente positiva per la qualità della galenica) ha infatti contribuito ad una comprensibile lievitazione dei prezzi che in moltissimi casi sono ora “sottocosto” nella tariffa.
Venendo agli onorari, anche questi dovranno essere aggiornati sulla base del costo del lavoro che in 22 anni è decisamente aumentato. Dovranno inoltre essere riviste le denominazioni delle varie forme farmaceutiche magari abolendo gli “empiastri” e introducendo formulazioni più attuali.
Concludo con alcune considerazioni ricordando anche che dal tavolo è partita la richiesta al Ministero di ricostituire la Commissione Farmacopea ormai soppressa da anni:
- La Tariffa è tutt’ora vigente (il suo aggiornamento con l’introduzione della cannabis ne è la prova)
- La Tariffa deve essere aggiornata e….al più presto!
- Lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare sta predisponendo una nuova varietà di cannabis con tenore di THC decisamente più alto rispetto al FM2 e quindi in grado di competere con le varietà olandesi.
16 giugno 2017