BOCCIATI ANCHE AL SENATO GLI EMENDAMENTI CHE AVREBBERO IMPOSTO UNA PERCENTUALE DI ALMENO IL 51% IN MANO A FARMACISTI NELLA PROPRIETA’ DELLE FARMACIE.
Ora però, dopo le dichiarazioni della settimana scorsa della ministra Grillo, il Governo dica se vuole le farmacie nelle mani del capitale, come aveva chiaramente voluto il precedente governo, oppure vuole mantenere l’attuale servizio farmaceutico, capillare e vicino al cittadino! I Presidenti di Federfarma e di Fofi chiedano un incontro urgente con il Presidente del Consiglio Conte affinché dica cosa vuole fare delle farmacie italiane. Più si aspetta più le ragioni delle società di capitali assumeranno forza. Nel frattempo ed in attesa di una riforma veramente organica del sistema, si blocchino, con un decreto legge, i trasferimenti maggioritari delle farmacie a favore delle società di capitali. In mancanza di prese di posizione forte da parte del Governo, la farmacia italiana avrà motivo di sentirsi presa in giro. A proposito poi delle ragioni di inammissibilità nella legge di bilancio, ricordo che in passato, nelle precedenti leggi “finanziarie” fu fatto passare “di tutto e di più”. Non vorrei ci fosse quale “manina” che lavora per il capitale.
Maurizio Cini – Presidente ASFI